Le Rime Petrose, Giovanni Succi racconta il Dante che non ti aspetti.
Secondo Capitolo. La Vendetta
Spettacolo letterario-musicale
Il frontman dei Bachi Da Pietra presenta le Rime petrose di Dante in un racconto intenso e a tratti spiazzante che Secondo appuntamento con Giovanni Succi e il suo racconto delle Rime Petrose di Dante. Per chi è curioso di sapere come va a finire la storia, ma anche per chi la prima puntata se l’è persa. Il racconto si focalizza sulle Rime Petrose, sconosciute ai più; sperimentali e a tratti violente. Un Dante che trentenne rovescia completamente ogni Stilnovismo e si fa un selfie preso male: è solo, in balia di un mondo ostile, assediato dall’amore ossessivo per una donna di nome Petra, che non è Beatrice; non dà beatitudine o salvezza, anzi lo condanna al supplizio. In effetti non è neanche una donna, bensì una pargoletta: la prima Lolita della storia della letteratura. L’ultima delle Rime Petrose parla di vendetta: Dante, da vittima, passa all’attacco e, in fantasia, diventa manesco. Crudezza e turpiloquio Duecentesco. Il Dante che non hai mai visto e non avresti mai immaginato. Un racconto a braccio, di sola voce e chitarra acustica, colloquiale, informale, ironico e rilassato ma storicamente e letterariamente fondato; si alternano canzoni e storie intorno al tema dell’auto-rappresentazione. Un Dante alle prese con l’amore sensuale e carnale, come forse non lo ha mai presentato nessuno al di fuori degli studi specialistici. Un Dante vivo nella vita reale del suo tempo.
Giovanni Succi, cantautore rock, performer. Laureato in Storia Della Lingua Italiana nel 1996, propone spettacoli letterari atipici, collaterali all’attività musicale, dedicati a G. Caproni, E. Sanguineti, G. Gozzano, ecc… Conduce Fuori di testo, locale virtuale su Patreon raccontando e leggendo autori in podcast, abbinandoli a degustazioni di vini e mix musicali.
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Lo spettacolo è parte del progetto “Gradisca città visibile” attraverso cui InVisible Cities intende far scoprire al pubblico giardini, parchi e cortili privati, solitamente non accessibili.
Si ringrazia la famiglia Rizzo per l’ospitalità.