L’identità nasce dalla nostra provenienza, dal nostro spazio, ma la curiosità che contraddistingue l’essere umano lo porta ad abbandonare le sue origini per proiettarsi in luoghi ancora vuoti ai suoi occhi. L’inevitabile incontro con l’altro muta la sua condizione in favore di una convivenza aperta o di un rifiuto. In questo percorso di scoperta si rispecchiano tre figure che muovono i loro passi verso l’equilibrio tra le diversità, un percorso di crescita dove l’ignoto verso cui tendere può causare stati di profonda inquietudine.
Un duetto che ci trasporta nel mondo della Nouvelle Vague di Godard, Truffaut, Godard, Rohmer.
Schizzi, appunti, fotogrammi di umanità che si intrecciano. Vite appese, storie che si incrociano, incontri.
La vita è una continua casualità, emozionante come il bacio rubato in una notte d’inverno o un telefono che squilla senza risposta.
Un mondo immaginario ma reale, denso come il fumo in un bistrot o la nebbia di una sera d’inverno.
Jules è il suono dei grilli d’estate nella campagna francese.